Coyote Buttes South

ARIZONA, the Grand Canyon State
Marco

Quando si parla di Coyote Buttes, il pensiero va immediatamente a The Wave. E' comprensibile, perché si tratta di un posto magico, che non ha uguali al mondo, e che colpisce chiunque ne veda soltanto una fotografia. Eppure l'impatto di The Wave oscura un mondo altrettanto bello e degno di essere esplorato e vissuto. Per chi non ne è a conoscenza, la zona che comunemente viene chiamata The Wave è in realtà una parte di quello che è ufficialmente chiamato Coyote Buttes North. Quando richiedete (e possibilmente ottenete) un permesso per The Wave, in realtà state richiedendo un permesso per l'area protetta Coyote Buttes North. Area protetta che è in effetti divisa in due parti: Coyote Buttes North, famosa e per la quale è necessario sfidare delle probabilità di 1 su 10 e oltre per avere un permesso, e Coyote Buttes South, più remota e nella quale è facile avere un permesso anche il giorno prima comodamente prenotandolo su Internet. I posti disponibili sono sempre 20 al giorno, ma la richiesta è molto scarsa. Da un lato è un peccato, perché si tratta di un'altra meraviglia seppure sottovalutata. Dall'altro, però, è un'ottima cosa perché permette di goderne in tranquillità, isolamento e senza dover attivarsi con 4 mesi di anticipo. Il rovescio della medaglia (e anche il motivo per cui c'è meno gente) è che visitare Coyote Buttes South richiede un'accurata programmazione, mappa, bussola e skill di navigazione (non esistono sentieri, né cairns, né direzioni fornite dall'NPS), nonché una Jeep 4X4 (non basta un SUV) e abilità nella guida fuoristrada (oppure la voglia e la capacità di percorrere 9-10 chilometri solo per raggiungere la vasta zona da esplorare).

The Wave

Coyote Buttes South

Come arrivare

Per arrivare a Coyote Buttes South, dopo essersi procurato il permesso via Internet o nell'ufficio BLM di Kanab, bisogna percorrere la House Rock Road (maggiori indicazioni nell'articolo su The Wave). Questa strada, sterrata ma praticabile con attenzione anche da una normale macchina (anche se ho notato un certo peggioramento nella mia ultima visita, avvenuta a marzo 2012), va percorsa per circa 16 miglia, per poi imboccare una secondaria sulla sinistra. 500 metri, e si arriva ad uno spiazzo con un grosso albero solitario (da cui il nome del trailhead). Se avete una macchina normale, un SUV, o non siete esperti di fuoristrada, si parcheggia qui. Altrimenti si può proseguire lungo strade molto peggiori della House Rock, con pendenze anche importanti ed estremamente sabbiose, per 2-3 miglia ed arrivare alla zona di Paw Hole, e per altre 5 miglia fino ad arrivare alla zona di Cottonwood Teepees, probabilmente la più interessante. Non ho informazioni riguardanti il percorso in fuoristrada.
Di nuovo, proseguire da quel punto senza fuoristrada, attrezzatura ed esperienza è pericoloso e si rischia di rimanere intrappolati nella sabbia per ore. Per chi non si spaventa per un lungo cammino, invece, ecco la mia esperienza. Da Lone Tree, sempre con una (indispensabile) mappa, la cosa migliore è semplicemente seguire la strada. Dopo circa 4 chilometri si arriva al Paw Hole trailhead. Già mentre ci si avvicina, si vedono delle grosse rocce chiamate Teepee per la loro somiglianza con le tipiche tende coniche indiane. Sono a poche decine di metri dal Paw Hole trailhead, quindi è molto facile esplorarle liberamente e scoprire angoli interessanti. C'è un recinto a delimitare la zona protetta. Attraversandolo si arriva proprio sotto ai Teepee. Questa zona è molto evocativa al tramonto, quindi se intendete concludere la giornata qui è un'ottima chiusura prima di tornare alla macchina. Dopo aver esplorato e fotografato la zona di Paw Hole, per raggiungere la zona di Cottonwood ci sono 2 possibilità. La prima, più lunga e probabilmente meno gratificante sotto il profilo visivo, è quella di continuare a seguire la strada per le Jeep. La seconda, quella che ho scelto e che mi sembrava la più ovvia, è quella di individuare un percorso cross country e camminare per qualche chilometro. Personalmente però, quando tornerò a visitare le Coyote Buttes South cambierò scelta. L'intera area protetta sud infatti, (quindi, area di Paw Hole e area di Cottonwood) disegna su una mappa grossomodo 2 cerchi, più piccolo quello di Paw Hole (a sud) e molto più grande quello di Cottonwood, uniti da uno stretto corridoio sul lato ovest. Tracciando un percorso cross country, da Paw Hole mi sono diretto a Nord-est convinto di prendere la strada più diretta. Ho parlato però del recinto incontrato all'inizio del cammino. Ebbene, questo recinto (che serve solo per il bestiame, e che sembrava essere limitato alla zona del trailhead) delimita anche la parte sud del cerchio di Cottonwood. Sono stato quindi costretto a ritracciare i miei passi ad ovest per aggirarlo, allungando così notevolmente il cammino. Al ritorno, al rischio di lasciare qualche lembo di pelle sul filo spinato, ho deciso invece di cimentarmi nel passo del giaguaro strisciandovi sotto. In aggiunta, lo scenario fra le due zone non è particolarmente stimolante, consistendo di terreno sabbioso, arbusti, spine, piccoli wash da superare. Comunque, dopo qualche chilometro (5 o 6) di cammino, il paesaggio finalmente cambia e lascia di nuovo il passo alle rocce. Cominciano ad incontrarsi strane, inimmaginabili formazioni dalle fogge più strane. La curiosità di esplorare, e di non perdere nulla, a questo punto prende facilmente e il tempo vola perdendosi dietro a queste strane forme.

The Wave

Coyote Buttes South

Camminando qui e là si incontrano diversi gruppi di rocce, modellate ogni volta in maniera diversa. Nel frattempo, ancora verso nord-est si può vedere un altro gruppo di Teepee, quelli di Cottonwood. Il trailhead a cui si arriva per mezzo della strada per Jeep è poco a est dei Teepee. A questo punto, indicare le formazioni più curiose e caratteristiche non è facile. Grossi punti di riferimento non ce ne sono, e non è così impossibile mancare qualcosa. Sicuramente, la zona migliore da esplorare è quella a ovest dei Teepee. Al di là di alcune collinette che possono essere scalate con un po' di fatica (dipende ovviamente anche dal punto. Non c'è un'unica strada, ma bisogna trovare il punto più adatto) c'è un'ampia vallata. La vallata in sé è essenzialmente arbusti e sabbia, ma tutta l'area delle alture che la delimitano è piena di meraviglie. C'è slickrock, hoodoos, friabili rocce (sandstone lace) che si sbriciolano facilmente fra le mani e sotto i piedi (attenzione!), colori simili a quelli di The Wave, brain rocks con striature e forme irregolari… Davvero, non si finirebbe mai di esplorare. Ogni angolo riserva una nuova scoperta, l'unico problema è che trattandosi di terreno irregolare, scoprire cosa c'è dietro un'altura richiede un continuo sforzo fisico che alla lunga si sente. Ho passato un'intera giornata a Coyote Buttes south, e son riuscito a visitare forse 1/3 dell'area e della vallata. Ho, ad esempio, completamente trascurato Cottonwood Cove, considerata forse la più bella zona ma al confine ovest della vallata. E mi è venuta una forte voglia di fare del camping, nonostante le difficoltà logistiche, per avere 2 giorni a disposizione per l'escursione. Come dice la pubblicità di un noto marchio di abbigliamento outdoor, “Never stop exploring!”