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Black Hills

South Dakota, the Mount Rushmore State
Giulio

Prima della partenza per il viaggio del 2005 la zona delle Black Hills suscitava in me un misto di sensazioni ed aspettative. Da un lato non è una di quelle zone così chiacchierate come altre più famose in Arizona, California o Utah. Non se ne parla moltissimo ma il fascino che produce, sia a livello storico che naturalistico è senza dubbio grandissimo. In rete si trovano tante bellissime foto delle scurissime foreste della Spearfish Canyon Scenic Byway o delle stranissime rocce di Custer State Park e le sensazioni che trasmettono suscitano un richiamo quasi mistico. Se sotto il profilo della quantità di cose da vedere non nutrivo dubbi, sinceramente non sapevo esattamente cosa aspettarmi dalle Black Hills sotto il profilo qualitativo. Oggi posso dire di essere rimasto piacevolmente sorpreso da questa zona. Le numerose attrazioni sono tutte più che degne di una visita anche se, secondo me, nessuna ha tutti i requisiti per rientrare in quel gruppo elitario di cui fanno parte parchi come Glacier, Yosemite o Zion. Ma la forza delle Black Hills è che ciascuna delle sue numerose attrazioni complementa le altre ed alla fine regalano una esperienza unica nel suo genere.

Black Hills

Mount Rushmore

Alcune info sulla zona

Non so quale sia tecnicamente la zona identificata dal temine Black Hills. In questa RECE mi riferisco a Black Hills come alla zona che comprende 5 "parchi" e le varie cittadine nei loro dintorni. I parchi in questione sono Mt Rushmore National Memorial, Wind Cave NP, Jewel Cave NM, Custer SP e Crazy Horse Memorial. Anche Devil's Tower NM (107 miglia a ovest di Rapid City) e Badlands NP (65 miglia a est di Rapid City) sono spesso trattati come parte delle Black Hills ma di questi parlerò altrove.
Ci sono molte cittadine con motel e ristoranti distribuite in tutte le Black Hills. Rapid City, una vera e propria città, è la più decentrata e grande ed ospita tutte le catene nazionali più famose. Questa è un'ottima soluzione se il budget è la vostra priorità ma è veramente scarsa sotto il profilo dell'atmosfera. Se spendere 20 o 30 dollari in più non è un problema, allora scegliete una tra Keystone, Custer o Hot Springs. La posizione è migliore rispetto a Rapid City e l'atmosfera è quella delle classiche gateway towns.
Per quanto riguarda il tempo da spendere in zona, il discorso è naturalmente molto soggettivo e dipenderà soprattutto dal tipo di attività che vorrete fare. Le Black Hills si prestano molto bene ad una visita abbastanza veloce (un paio di giorni) ma offrono una miriade di opportunità in termini di hiking e outdoor per chi voglia spendere più tempo esplorando la zona (in particolare a Custer SP). Io consiglio un giorno per Mt Rushmore, Crazy Horse, Jewel Cave e una prima visita a Wind Cave NP. Un'altra giornata per Custer SP ed un ritorno a Wind Cave. Ma andiamo nel dettaglio.

Mt Rushmore National Memorial

Mt Rushmore è un National Memorial. Scordatevi quindi trails e natura a go-go.
Detto ciò, non sottovalutate Mt Rushmore. Nel suo piccolo è un esempio brillante di cosa gli americani siano in grado di fare a partire, sostanzialmente, da una grossa roccia.
Tutta la struttura è organizzata in modo esemplare, con un bel visitor center, un immenso gift shop, l'affascinate viale delle bandiere, un piccolo museo e, last but not least, il memorial stesso. Devo onestamente dire che Mt Rushmore difficilmente vi intratterrà per più di 3 ore ma saranno 3 ore piacevoli e ben spese.
La balconata subito alla fine del viale delle bandiere offre la migliore opportunità per ammirare i presidenti e scattare le classiche foto. Se poi volete avvicinarvi al memorial potete imboccare il sentiero che porta fin sotto i Presidenti. Tra le cose più interessanti cito anche il piccolo museo che si trova verso la fine del President's Trail (se lo percorrete in senso orario).
Non esiste una biglietto d'ingresso, ma il parcheggio all'interno del memorial costa $8 (potrete parcheggiare per un anno intero). Il National Park Pass non copre il costo del parcheggio.

Black Hills

La statua di Crazy Horse in primo piano e l'immenso memorial
sullo sfondo

Crazy Horse Memorial

Crazy Horse Memorial era ultimo nella mia lista di cose da vedere nelle Black Hills e, se il tempo si fosse rivelato insufficiente, lo avrei probabilmente saltato. Dopo aver visitato Crazy Horse posso dire che non andarci sarebbe stato un grosso errore. Questo Memorial nasce come una sorta di risposta dei nativi a Mt Rushmore ma va molto oltre la semplice idea di autocelebrazione.
Ciò che mi ha colpito a Crazy Horse non è stata certamente l'enorme statua, che mi ha impressionato per dimensioni ma deluso sotto il profilo estetico (la statua è ancora lungi dall'essere completata). La cosa che mi ha veramente conquistato è stato tutto il progetto che gira intorno a questo Memorial. In un futuro non troppo lontano l'enorme statua sarà finalmente completata e farà da sfondo ad un complesso che includerà la University and Medical Training Center for the North American Indian e l'Indian Museum of North America. Tutto ciò è interamente finanziato in maniera indipendente dal Governo e ogni dollaro che spenderete a Crazy Horse Memorial sarà usato per completare questo ambizioso progetto.
Girando per il visitor center e le altre aree di Crazy Horse Memorial imparerete molto non solo su Crazy Horse ma anche su quello che questo progetto significa per i nativi e per Korczak Ziolkowski, lo scultore che spese 36 anni della sua vita lavorando al memorial (molti membri della sua famiglia lavorano ancora a Crazy Horse).
In definitiva straconsiglio questa visita. Crazy Horse vale certamente il suo salato biglietto d'ingresso ($20) e vi regalerà qualche ora diversa dalle classiche esperienze di un on-the-road.

Wind Cave National Park & Jewel Cave National Monument

Questi due parchi hanno davvero molto in comune a cominciare dal fatto di offrire una esperienza naturalistica fuori dai soliti canoni.
L'ingresso ad ambedue i parchi è gratuito ma i giri guidati nelle caverne sono a pagamento anche per i possessori di National Park Pass.
Wind Cave offre quattro tour: il Garden of Eden Cave Tour, il Natural Entrance Cave Tour, il Fairgrounds Cave Tour, ed l'Historic Candlelight Cave Tour. Tutti i tour coprono poco piu' di un miglio e durano da una a due ore. Io ho fatto il Fairgrounds Cave Tour che, a differenza di altri tour, mostra due livelli differenti di caverne. Qui potrete anche ammirare la famosa boxwork, una formazione rocciosa quasi unica al mondo. Il biglietto costa tra $7 e $9. Il National Park Pass non dà diritto a nessuno sconto.

Jewel Cave propone quattro tour: lo Scenic Tour, lo Jewel Cave Discovery, il Lantern Tour ed Spelunking Tour. Anche qui i giri percorrono circa un miglio e durano 1.5-2 ore. Col National Park Pass il Jewel Cave Discovery è gratuito ma per gli altri tour (i più interessanti) non avrete diritto a nessuno sconto. Io ho fatto lo Scenic Tour, sicuramente un ottimo giro anche grazie alla bravura dei ranger che integrano il tour con molti racconti e aneddoti interessanti.
Una cosa che differenzia abbastanza i due parchi è che Wind Cave propone anche una bellissima parte "in superficie" da esplorare tramite trail o semplicemente guidando alla ricerca della tanta wildlife che abita nel parco.
Se volete fare un tour nelle caverne di ambedue i parchi cercate di distanziarli di almeno una mezza giornata. Sotto terra fa piuttosto freddo e non è fisicamente piacevole spendere tutta una mattinata nelle caverne dei due parchi.
Wind Cave e Jewel Cave hanno un tipo di ambiente sotterraneo sufficientemente diverso da far meritare una visita ad entrambi i parchi. Se doveste sceglierne uno solo, probabilmente vi consigliere Wind Cave.

Custer State Park

Custer SP è, a mio avviso, il vero e proprio gioiello delle Black Hills. Questo parco è sufficientemente grande e vario da meritare un giorno interno per essere visitato. Potrete girare parte del parco senza pagare alcun biglietto ma per accedere alle zone più interessanti si pagano $5 per persona o $12 per macchina. La wildlife è veramente da ogni parte con moltissimi bisonti che girano decisamente poco intimoriti anche tra i campgrouds.
Custer SP è attraversato da tre bellissime scenic byways, la Needles Hwy, la Iron Mountain Road ed il Wildlife Loop.
La prima passa attraverso quelle particolarissime formazioni rocciose tipiche delle Black Hills che sembrano quasi dita di una enorme mano che sta uscendo dal terreno.
Il Wildlife Loop conduce attraverso una zona piuttosto aperta in cui è molto facile avvistare animali. Qui abbiamo visto la più grande mandria di bisonti di tutto il viaggio.
La Iron Mountain Road uscendo da Custer SP conduce fino a Mt Rushmore passando per tunnel che inquadrano i Presidenti e offrendo meravigliosi overlook sulle Black Hills.
Occhio che a Custer SP tutte le strade sono piene di curve ed è un saliscendi continuo ed i limiti sono spesso molto bassi. Mettete in preventivo almeno 40 minuti - 1 ora per attraversare il parco.
Oltre alle byways c'è un mondo intero di trails da scoprire. Questo parco è anche un paradiso per campeggiare o semplicemente per godersi un po' di riposo lungo le sponde di uno dei tanti laghetti o fiumiciattoli. Da non perdere, in particolare, Sylvan Lake dove vi consiglio vivamente di fare un salto a pranzo o cena al Sylvan Lake Lodge.
Il Custer è uno degli state parks più estesi che mi sia capitato di visitare, se non il più esteso in assoluto. Non stupisce quindi che ci siano diverse occasioni per fare hiking ad ogni livello d'impegno. Un paio di buone occasioni per godere di alcuni dei principali punti d'interesse del parco sono il Cathedral Spires Trail e l'Harney Peak Trail.

Black Hills

Le tipiche formazioni rocciose di Custer SP

Cathedral Spires Trail (3 miles, round trip, 2h, strenuous)
Una delle particolarità più interessanti di questo parco sono i pinnacoli di roccia che si incontrano sulla strada denominata Needles Highway. Particolari non tanto per la loro rarità nell'Ovest, quanto perché difficilmente si accompagnano ad un ambiente semimontano, incontrandosi piuttosto isolati nelle ampie distese del Colorado Plateau. Se la rapida occhiata dalla macchina e dalle piazzole di sosta non è sufficiente, si può percorrere questo trail per averne una panoramica più ravvicinata. Il trailhead si trova circa 2.5 miglia ad est del Sylvan Lake, nell'estrema propaggine nordoccidentale del parco. La strada supera un tunnel scavato nella roccia dove può passare soltanto una macchina per volta, e dopo 2 o 3 tornanti sulla destra c'è un parcheggio che serve, tra l'altro, questo trailhead.
Il sentiero non è lunghissimo (3 miglia out and back) ma è comunque molto faticoso per i repentini cambi di pendenza uniti ad alcuni passaggi su grosse rocce che non facilitano il cammino. Si passa all'interno di un bosco, si guada un piccolo ruscello, poi si continua a salire in mezzo ad una vegetazione molto rigogliosa. A circa metà strada, voltandosi indietro ai vostri occhi si presenta un'ampia visuale sulla vallata, ottima anche per riprendere fiato. Ancora un po' di salita, e il sentiero finalmente spiana, costeggiando per le ultime centinaia di metri le strane formazioni rocciose della zona.

Harney Peak Trail (6.5 miles, loop, 3-4h, moderate, 1100 feet elevation gain)
In questo caso stiamo parlando invece dell'hike probabilmente più famosa del parco, l'ascesa all'Harney Peak, punto più alto di tutto il South Dakota. Ci sono due trailhead distinti, uno vicino al Sylvan Lake e l'altro che rappresenta anche il trailhead per il Little Devil's Tower. Sono comunque interconnessi, e si può cominciare l'hike indifferentemente dall'uno o dall'altro.
Quello che ho utilizzato è accessibile dall'area di parcheggio del Sylvan Lake, che si raggiunge svoltando a sinistra sulla stradina laterale appena superato il lago (venendo dall'ingresso est). Percorrere l'intero loop impegna per 6.5 miglia e dalle 3 alle 4 ore o più, ma sicuramente non delude. Il sentiero s'immerge immediatamente in un fitto bosco, ampiamente ombreggiato e ottimo per aver sollievo nei mesi più caldi. Essere mattinieri vi garantirà di poter godere al massimo del silenzio e della pace delle Black Hills. Per oltre metà dell'ascesa il percorso è piuttosto agevole, salite non eccessivamente impegnative unite a qualche saliscendi. Nel mentre, vedute delle colline circostanti si aprono sulla sinistra. L'ultima parte dell'ascesa è più faticosa, fino ad arrivare ad un bivio a poche centinaia di metri dalla vetta. Il sentiero sembra proseguire diritto, e la freccia che punta verso sinistra con scritto "Harney peak viewpoint" sembra indirizzare soltanto ad un punto panoramico, mentre indica invece la direzione da prendere. L'ultimo tratto sembra quasi portare ad una fortezza naturale, con scalinate scavate nella roccia e passaggi all'interno di conche naturali. La sommità è decisamente un'esperienza da non perdere, con un panorama a 360° sulle colline e sulla vallata sottostante. Le Black Hills occupano una porzione di territorio abbastanza limitato, quindi la visuale non è interrotta per chilometri e chilometri, permettendo di spaziare con lo sguardo fino a distanze notevoli. Si può curiosare intorno per un po', rifocillarsi e poi ridiscendere, scegliendo di seguire la stessa strada fino al trailhead o, dopo aver percorso un miglio scarso, prendere l'altro ramo del sentiero che disegna un loop fino a tornare al punto di partenza.

Altre attrazioni

Inutile dirlo, ma alle Black Hills è di per sé un piacere semplicemente guidare tra le scure foreste e le maestose formazioni rocciose. Oltre ai parchi di cui ho parlato non dovreste mancare un giro lungo la Spearfish Canyon Scenic Byway ed una veloce visita alle storiche cittadine della zona. Un veloce pellegrinaggio lo meritano Deadwood e Sturgis, famosa per il proprio immenso raduno di motociclisti. Se capitate nel periodo del raduno, senza una prenotazione, potreste non riuscire a trovare un motel nel giro di decina di miglia. Sarebbe un vero peccato, vi perdereste sicuramente una delle zone più ricche di fascino, storia e bellezze naturali di tutti gli States.