Zion NP
Narrows - Backpacking from Chamberlain Ranch

UTAH, the Beehive State
Giulio

Comincio subito col ricordarvi che tutte le informazioni più aggiornate le troverete solo sul sito ufficiale del NPS.
I link cambiano spesso, quindi invece di darvi un link specifico per i Narrows, vi fornisco il link alla pagina dei permessi di Zion. Questa è la pagina da cui dovreste cominciare: Zion Permits
In generale la maggior parte dei permessi di Zion funziona in modo simile. La prima opportunità di ricevere un permesso è una lotteria. 3 mesi prima della data della vostra hike sarete in grado di iscrivervi alla lotteria per ricevere il permesso. Se ci sono meno richieste dei permessi disponibili, un permesso vi sarà assegnato automaticamente. Partecipare alla lotteria costa $5. L'estrazione avviene il 5 del mese successivo alla registrazione. Ad esempio, se volete fare la vostra hike il 10 Settembre, potrete iscrivervi alla lotteria 3 mesi prima, dal primo al 30 Giugno. Il 5 Luglio si svolge l'estrazione. Nel caso in cui ci fossero meno richieste dei permessi disponibili, tutti i permessi rimanenti diventeranno disponibili per una prenotazione diretta (sempre $5).
Ricordatevi che i $5 sono solo per la prenotazione. Una volta in loco, quando ritirerete il permesso, pagherete dai $10 ai $20 (a seconda del numero di persone nel vostro gruppo) per il permesso stesso.
Dal link citato all'inizio dell'articolo dovreste essere in grado di vedere un altro paio di links. Se siete interessati a fare i Narrows in backpacking, scegliete il link Backcountry Permits (Slot Canyons Day Trips è per coloro che vogliono fare i Narrows come un day hike, ma di questo parliamo in un altro articolo). Da questa pagina potrete scegliere il campsite che preferite (Virgin Narrows Camp Area Site #). I campgrounds sono tutti belli, ma un paio, il 6 in particolare, offrono un po' più di privacy. Un altro ottimo campsite è il 10, praticamente sotto un bellissimo alchove.
Se decidete di voler fare questa hike all'ultimo momento, c'è ancora la speranza di ottenere un permesso in loco il giorno prima dell'hike. Recatevi al backcountry office al Visitor Center e provate a vedere se ci sono permessi disponibili. Di solito dal 40% al 60% dei permessi viene riservato per prenotazioni in loco. Essere al Visitor Center all'apertura potrebbe aiutarvi, non è raro che ci sia una fila prima dell'apertura per ottenere i permessi.
Una volta ottenuti i permessi dovrete pensare all'aspetto logistico. I Narrows sono una hike one-way, quindi avrete bisogno di un passaggio fino a Chamberlain Ranch. Ci sono diversi outfitters a Springdale che offrono questo servizio: Zion Adventures Company, Zion Rock and Mountain Guides e Red Rock Shuttles. Qui potrete anche trovare tutta l'attrezzatura di cui avrete bisogno (e di cui abbiamo parlato nell'articolo di introduzione ai Narrows). Ora non resta che passare all'hike vera e propria!

Zion

Le pareti dei Narrows si innalzano gradualmente
e man mano diventano sempre più avvolgenti

The Hike - Day 1

Nel nostro caso la sveglia è puntata alle 5.45, giusto in tempo per fare colazione, vestirci ed uscire. Lo shuttle della Zion Adventures ci aspetta davanti al loro negozio. Questo è lo shuttle che ci porterà a Chamberlain Ranch, dove comincerà l'hike che si concluderà, il giorno dopo, al Riverside Walk e che seguirà i famosi Narrows per circa 16 miglia.
Lasciamo Springdale quando è ancora buio ed arriviamo al Chamberlain Ranch intorno alle 8.20AM. Qui salutiamo il nosto autista e ci mettiamo in moto. A quest'ora fa davvero freddo, ed i primi passi nel Virgin River (che a questo punto è ancora un ruscello) non aiutano a riscaldarci. Per circa 3 o 4 miglia lo scenario ricorda più dei prati di montagna che un ambiente desertico, e nonostante ci tocchi attraversare il Virgin River più volte, non ci sono ancora segni delle alte pareti rocciose che caratterizzeranno il resto dell'hike.
Pian piano però il ruscello comincia a crescere e dopo circa 4 ore di cammino finalmente arriviamo nella zona conosciuta come Upper Narrows. Qui lo scenario cambia velocemente, le enormi pareti cominciano ad avvolgerci e solo raramente qualche raggio di luce trova modo di farsi strada fino al fondo del canyon. Lo spettacolo però è già memorabile. All'improvviso ci troviamo a camminare nel mezzo del Virgin River, senza praticamente alcun tratto all'asciutto, piccolissimi tra pareti rossastre alte decine e decine di metri. In questo tratto i colori autunnali sono vivissimi, col rosso e giallo delle foglie che rendono il tutto ancora più incredibile. Ogni decina di metri sarebbe possibile fermarsi per fotografare qualche dettaglio o semplicemente per godersi lo spettacolo. L'unica sosta però che ci concediamo è per pranzare intorno alle 11AM. Sul fondo del canyon continua a far freddo e camminare è l'unico modo di tenersi caldi.
A giudicare dalla mappa che abbiamo dovremmo essere intorno all'ottavo miglio dell'hike, piuttosto vicini ai primi campsites. Sono ormai passate 5 ore e mezza quando arriviamo a delle belle cascate. I primi campsites cominciano a far capolino, mentre le pareti del canyon sono più alte che mai e lo spazio tra esse è sempre meno. Fino a qui l'hike non è stata troppo dura, ma appena passiamo il Deep Creek (il primo affluente che incontriamo) il volume d'acqua cresce considerevolente e camminare diventa molto più difficile e lento. Qui, per la prima volta, siamo davvero felici di avere walking poles (bastoni) e scarpe speciali per tenere i piedi al calduccio. Ormai l'acqua raramente scende al di sotto delle caviglie e i tratti all'asciutto sono una rarità. Non ci lamentiamo però, l'esperienza è unica e lo scenario che ci avvolge è tra le cose più belle che abbiamo mai visto in un parco naturale.
Ormai sono quasi le 4PM quando arriviamo al nostro campsite, il numero 6, che si trova su un mini-promontorio con perfetta vista sul fiume ma isolato e molto privato (a differenze di molti degli altri campsites che si trovano praticamente a ridosso del fiume). Dopo aver montato la tenda e messo ad asciugare scarpe e vestiti, ci riposiamo un attimo, godendoci appieno ciò che ci circonda. In questo periodo dell'anno il sole tramonta poco dopo le 7PM, ma nei Narrows potremmo essere senza luce già verso le 6.30PM. Decidiamo quindi di usare le ultime ore della giornata per esplorare un po' i dintorni e per mangiare. Proprio di fianco al campsite si trova il Kolob Creek, un altro affluente del Virgin River che però in questo periodo sembra sia a secco. Ne ho sentito parlare bene su internet e l'eplorazione conferma quanto sentito. Il canyon è simile ai Narrows, ma all'asciutto. Ci sono diverse formazioni rocciose molto particolari, decisamente meritevoli di una veloce visita. Chiudiamo la giornata mangiando e preparandoci per la sera. Mentre il sole cala e la luce scompare dietro il rim del canyon, la nostra tenda offre riparo dal fresco della serata. Verso le 8PM siamo già nei nostri sacchi a pelo, pronti ad addomentarci col rumore del Virgin River quasi rassicurante che concilia il sonno.

Zion

Big Springs è una delle prime attrazioni del secondo giorno nei Narrows

The Hike - Day 2

Ci sono 12 campsites nei Narrows, sparsi lungo quasi 3 miglia. Il nostro, il campsite 6, si trova circa a metà strada, a circa 9 o 10 miglia da Chamberlain Ranch e 6 miglia da Temple of Sinawava (la fine dell'hike). 6 miglia non sono molte, ma alle prime luci dell'alba siamo già in piedi pronti a far colazione, smontare tutto e rimetterci in cammino. La seconda parte dell'hike dovrebbe essere ancora meglio della prima!
Man mano che continuiamo osserviamo lo stesso trend di ieri, le pareti si alzano e il canyon diventa sempre più stretto. L'acqua è anche sempre più alta, ormai arriva spesso fino alle ginocchia. Gli ultimi campsites si susseguono con i vari hikers che si svegliano e fanno colazione, e quando arriviamo al 12 sappiamo di essere a solamente 5 miglia dall'arrivo. Subito dopo l'ultimo campsite arriviamo alle famose Big Springs, una serie di belle cascate che si fanno strada nella vegetazione ai lati del fiume. L'atmosfera qui è quasi fiabesca. Per chi ha intrapreso un day hike dal Temple of Sinawava, Big Spring rappresenta una sorta di colonne d'Ercole, oltre le quali non è possibile andare senza un permesso. Per noi invece è la prima sosta della giornata.
Le prossime due o tre miglia sono probabilmente tra le più difficile dell'hike. L'acqua ormai arriva non di rado fino alle anche, ed in paio di punti ci tocca immergerci nell'acqua gelata fino al petto. Ma questa è anche la parte più divertente, con diversi ostacoli da superare e lo scenario quasi all'apice della bellezza.
La Hiccup Spring (un posto in cui l'acqua produce un rumore molto simile ad un singhiozzo) ci indica di essere all'inizio (o alla fine, per chi proviene da Temple of Sinawava) della zona dei Narrows nota come Wall Street. Qui, in alcuni punti, il canyon è così stretto da poter quasi toccare entrambe le pareti contemporaneamente. Qui, per la prima volta, incontriamo dei day-hikers. In molti ci fermano per chiederci informazioni, il che ci lascia pensare che siamo i primi backpackers che incontrano. Sono ormai le 11AM quando ci lasciamo alle spalle l'Orderville Canyon, un altro canyon che varrebbe la pena esplorare. Siamo però troppo stanchi per poter aggiungere altre 4 o 5 miglia necessarie per addentrarci nell'Ordeville Canyon.
Proseguiamo dunque, con Wall Street che ormai è dietro di noi e raggi di luce che fanno sempre più spesso capolino all'interno del canyon. La parte più famosa dei Narrows è ormai alle nostre spalle ma lo scenario è sempre stupendo. Una delle cose divertenti di questo tratto finale è il succedersi di varie tipologie di hikers che incontriamo. I primi della giornata, incontrati poco dopo Big Springs, erano persone in ottima forma fisica, con tutta l'attrezzatura del caso, dal passo veloce e determinato. Man mano che proseguiamo però incontriamo famigliole atletiche, vecchietti atletici, gruppetti di giovani all'avventura,... e quando finalmente vediamo cinesi, italiani e persone sovrappeso sappiamo di non essere molto lontani da Riverside Walk. Un tizio che peserà 350 pounds che fuma beatamente seduto al sole ci preannuncia di essere sempre più vicini.
Ed ecco, finalmente, Riverside Walk, la cui parte finale è nota come Gateway to the Narrows. Qui finalmente emergiamo dall'acqua, stanchi ma pieni d'orgoglio. Il miglio finale di Riverside Walk ci permette di asciugarci un minimo sotto al sole. Quando arriviamo al Temple of Sinawava è circa mezzogiorno. L'autista dello shuttle ci saluta con un sorriso, e quei posti a sedere dello shuttle non ci sono mai apparsi così comodi.